sabato 3 novembre 2012

Il Triangolo - Tutte le canzoni - Recensione

Ci sono dischi che mi fanno dormire. Ed è un bene perché mi rilassano, sono come le carezze di una mamma. Ricordo Paola Maugeri in "Segnali di Fumo" che si complimentava con una band italiana (non ricordo assolutamente quale band perché non era e non è per me importante ricordarlo) perché erano gli autori dell'ultimo CD che lei metteva nel lettore prima di addormentarsi.

Dookie stranamente mi faceva addormentare. Così come i Negrita di qualche anno fa ed i Sugarfree. Tutti gruppi che ho amato proprio per questa capacità che avevano di lasciarmi andare, distendere i nervi ed abbandonarmi ad un riposino rinfrancante. Oggi nel 2012 ho ritrovato questo effetto nell'album di esordio de "il triangolo" dal titolo "tutte le canzoni".

 "Nessuna pietà per quelli che odiano gli anni Sessanta". Il trio lombardo esordisce con un disco che suona anni 60 ma parla giovane. Giovane nell'accezione positiva, non in quella canzonatoria cabarettistica. "Battisti" e "Giurami" prendono e si fanno cantare subito. In "Quando Isacco gridò contro il popolo" urlano le voci e le chitarre in uno sfogo liberatorio incontrollato. Tutto il resto di tutte le altre canzoni mi arriva al cuore a sprazzi, tra un pisolino ed una ronfata, e mi sveglio contento di essermi riuscito a rinfrancare con della buona musica.

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