sabato 17 novembre 2012

Filippo Gatti - Il pilota e la cameriera - Playlist

Si dice e si scrive che all'epoca degli "Elettrojoyce" il suo leader Filippo Gatti a Roma nei locali spaccava di brutto.
Io non ho vissuto a Roma in quegli anni lì, stiamo parlando del periodo che va dal 1994 al 2000,  però da quando ho conosciuto la musica di Gatti sono sempre stato curioso di approfondirne la sua arte. Mi è arrivato alle orecchie attraverso una cover, da parte di Sirya (un'altra me, 2007). La cover era 1968. Quando ho sentito il pezzo originale cantato da Flippo mi è piaciuto molto. Allora cercai di capire questi Elettrojoyce cosa avessero di speciale, ma mi sono fermato a "L'evoluzione naturale dei pesci" che non è riuscito mai a convincermi. Adesso, nel 2012, "Il Pilota E La Cameriera"  ha reso Filippo Gatti degno di entrare nella mia playlist personale.
Contrariamente a quello che leggo, Filippo non mi è mai sembrato vicino ai tiromancino/sinigallia o
Fabi, Silvestri, Gazzé, anzi mi sembra un'altra faccia dell'underground cantautoriale romano.

Per ora i tre pezzi della mia playlist sono i seguenti:

Lettera del cantautore ai presidenti del consiglio (Il Pilota E La Cameriera, 2012)
Ironica, Sardonica, e tutto ciò che dovrebbe avere una canzone d'oggi per diventare un veicolo per avvicinare i giovani alla politica.

Il Pilota E La Cameriera (Il Pilota E La Cameriera, 2012)
 Non capisco ancora il senso del testo, ma la musica è bella e le parole quando arriveranno ad un senso si sveleranno. Per ora mi accontento dell'accenno.

1968 (Tutto sta per cambiare, 2003)
 Questa canzone Filippo Gatti la canta con un minimalismo senza eguali. A confronto la cover di Syria è arricchita di una parte elettronica che la rende altrettanto bella. Una delle poche canzoni pubblicate nel nuovo secolo, che mi prefigura un'immagine di partenze, con tanto di pioggia e luci.

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